Paola entrò in azienda come tutte le mattine alle 8,30. Era da una
quindicina di giorni che lavorava come segretaria in quella ditta, ma
non era riuscita ancora ad inquadrare tutti i colleghi. Alcune donne le
sembravano ancora ostili, nonostante avesse messo tutto il suo impegno
per cercare di essere amichevole e ben disposta. Diversa la questione
per il comparto maschile, i colleghi avevano subito legato con la nuova
entrata e uno in particolare le dimostrava forse più interesse del
dovuto. Francesco, quello il suo nome, pareva non perdere
ogni suo spostamento tra un ufficio e l’altro e quando Paola faceva le
fotocopie sentiva il suo sguardo posato su di lei. Non c’era nemmeno
bisogno di voltarsi, sapeva già che la stava osservando. Francesco era
un uomo più vecchio di lei, ma piuttosto attraente: Quei capelli sale e
pepe, quello sguardo insistente ma allo stesso tempo dolce e quei modi
garbati avevano fatto capire a Paola che non le era poi del tutto
indifferente. Le piaceva sentirsi guardata e poneva perciò maggiore cura
nell’abbigliamento e nell’acconciatura.
Quella mattina Paola si sentiva particolarmente
eccitata, era andata a prendere il caffè alla macchinetta durante la
pausa e Francesco questa volta non l’aveva seguita, forse aveva da fare.
Uscì dalla stanza del ristoro e andò a sistemarsi in
bagno, qui appena aperta la porta si trovò davanti Francesco. Paola
sorpresa lo salutò, avviandosi verso la porta dei servizi ma notò nello
sguardo di lui ben altre intenzioni. Fu il tempo di un battito d’ali di
farfalla e Paola era tra le braccia di Francesco, le loro lingue
avvinghiate, i loro corpi adiacenti, i loro respiri all’unisono.
Francesco frugò nei jeans di Paola e trovò un perizoma minimo, che lo
fece eccitare, “Dimmi che te lo sei messo per me questo”. Paola non
rispose se non con un gemito, visto che le dita di Francesco erano già
dove il suo piacere si stava mostrando in tutto il suo massimo. Paola
ebbe solo il tempo di dirgli che lì non potevano, se fosse entrato
qualcuno sarebbe stata licenziata, ma la passione aveva preso il
sopravvento. Si ricomposero, ognuno alla sua scrivania, ognuno con la
sua eccitazione tra le cosce, ognuno con il rossore sul viso. Quello era
solo l’inizio di una passione.
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