mercoledì 4 dicembre 2013

RACCONTI PICCANTI: Servizio fotografico piccante

Paola si presentò trepidante e un po’ agitata alla porta dell’Atelier fotografico indicatole dalla sua amica. La freschezza dei suoi vent’anni e la sua inesperienza la rendevano curiosa ma al tempo stesso timorosa. Aveva deciso di posare per sua scelta, per avere qualche foto da tenere a ricordo della bellezza del suo corpo che sarebbe svanita insieme alla sua giovinezza con il trascorrere del tempo. Nessuno sapeva di questo suo intento, né la famiglia, né il suo ragazzo, il silenzio era stato rigorosamente mantenuto per evitare eventuali, anzi quasi certe, opposizioni. Ma ormai era lì, davanti a quel negozio, una piccola vetrina con esposto qualche ritratto e una porta con l’insegna. Suonò e attese. Un uomo, sulla quarantina le venne ad aprire
sorridente.





Si presentarono, Maurizio, il fotografo, la stava aspettando. All’apparenza poteva sembrare un tipo trasandato, ma poi osservandolo meglio si capiva come la barba di 3 giorni, la camicia con le maniche arrotolate, i jeans con qualche strappo, fossero tutti dettagli accurati e appositamente scelti.
Lui le chiese qualche informazione sull’università che frequentava, sui suoi gusti, si vedeva che ci teneva a metterla a suo agio, forse vedeva nei suoi occhi quel timore che non avrebbe voluto imprimere sulle stampe. Paola cominciò a sciogliersi, sapeva che avrebbe dovuto almeno spogliarsi e restare in lingerie, lei stessa al telefono aveva chiesto un servizio fotografico in intimo.
Maurizio le mostrò un separé e le disse che quando era pronta poteva spogliarsi lì dietro, lui l’avrebbe attesa sul set allestito, un divano con appoggiate sopra coperte e lenzuola di raso, con dietro un quadro antico.
Paola si avviò, quel fotografo le sembrava una brava persona, i suoi occhi erano sinceri, non vedeva in lui quello sguardo famelico e quasi morboso che a volte incrociava per la strada in certi tipi poco raccomandabili. Uscì così dal separé con il suo completo bianco, slip e reggiseno e si andò a sedere sul divano. Maurizio la vide e con molta calma iniziò a scattarle qualche foto, mostrò in anteprima il risultato di quegli scatti e anche Paola notò che non era quello che desiderava. Le foto risultavano statiche, lei appariva come una modella di intimo in posa per una pubblicità, ma non trasmettevano nessuna emozione, nessun sentimento.
Maurizio le propose allora di cambiarsi, lui aveva a disposizione qualche capo inutilizzato da altre modelle, intanto le consigliò lingerie nera, slip in pizzo, reggiseno a balconcino, poi calze autoreggenti con un bel bordo in pizzo e ovviamente scarpe con i tacchi. Le diede tutto e Paola andò a cambiarsi, eccitata per avere tra le mani capi così sexy. Uscì e si guardo allo specchio, le sue guance si colorarono, ma in fondo le piaceva vedersi così e pensò che anche il suo ragazzo ne sarebbe stato felice. Maurizio le sorrise compiaciuto e le diede indicazioni di come sedersi sul divano, ma la ragazza rimaneva rigida. Lui cominciò a guardarla negli occhi, le fece qualche complimento e la accarezzò sulle spalle. Paola sentì che quella situazione la intrigava, il suo ventre dava risposte chiare al leggerissimo tocco di Maurizio. Lui le sussurrò qualche posa avvicinando la bocca al suo orecchio e lei sentì una vibrazione in tutto il corpo. Paola cominciò ad assumere pose sexy, in quel gioco sottile che Maurizio le stava proponendo, le cose stavano semplicemente succedendo senza forzature, lui non la stava costringendo a fare nulla. Piano piano Maurizio le andò vicino, si complimentò con lei per le sue lunghe gambe e nel farlo gliele sfiorò partendo dalla caviglia fino alla coscia: il dito di lui percorreva la lunghezza quasi come un soffio, Paola iniziò a desiderare che la toccasse con più decisione, quei movimenti delicati la stavano facendo impazzire. Nel frattempo il viso di Paola divenne rilassato, la sua espressione vogliosa, le labbra prima serrate si socchiusero, le pose divennero più lascive e al tempo stesso sensuali. Paola intravedeva l’eccitazione di Maurizio dai jeans e avrebbe voluto toccarlo o almeno strusciarsi a lui; nel desiderio che avanzava scese dal divano inarcò la schiena e allargò un po’ le gambe quasi ad offrirsi a lui. Maurizio iniziò a scattare, in modo frenetico, vedeva Paola bellissima, pronta per un book da modella, il corpo perfetto, il volto carico di passione.
 Soddisfatto del lavoro tornò da lei dicendo che avevano finito, che sarebbe stato un buon servizio, ma Paola si avvinghiò a lui. Ormai era troppo eccitata per tornarsene a casa, desiderava Maurizio, la sua pelle cercava il suo tocco, la sua bocca voleva essere esplorata, le sue guance volevano essere sfiorate da quella barba incolta. Maurizio non si fece attendere, senza nemmeno spogliarsi le tolse gli slip di pizzo e iniziò a possederla. Paola non aspettava altro, lo baciò sul collo mentre avvinghiata a lui con le gambe intorno al suo bacino seguiva i suoi movimenti decisi e gemeva di piacere. Soddisfatti entrambi, si abbracciarono sul divano in modo dolce e complice. Maurizio volle farle qualche altra foto. Paola ricevette qualche giorno dopo le sue foto, erano stupende, il suo viso, il suo corpo risplendevano nella loro bellezza e sensualità.

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