mercoledì 4 dicembre 2013

RACCONTI PICCANTI: La moglie sexy per San Valentino

San Valentino.

Dopo 10 anni di matrimonio Rosalba non si aspettava nulla da Michele per la festa degli innamorati. Certo, loro erano ancora attratti l’uno dall’altro, ma avevano perso la consuetudine dei regali, dei pensieri, persino degli sms, che avevano caratterizzato i primi tempi della loro relazione.
Fidanzamento lungo, matrimonio organizzato nei minimi dettagli, due figli, una bella casa, tutto nei canoni della normalità. Sembrava che né l’uno né l’altro si aspettassero più nulla, come se avessero vissuto tutto e ora si lasciassero vivere in una quotidianità tranquilla e felice.
Ma la passione di Michele per Rosalba era sempre forte, sopita forse, nascosta da qui pigiami in cui si nascondevano i loro corpi ogni sera a letto. Michele da tempo voleva rivedere sua moglie come la ricordava anni prima. Per lui lei era sempre ugualmente bella, il suo corpo era attraente, le sue forme mediterranee la rendevano eccitante anche sotto i vestiti casual che di solito indossava. Era però giunto il momento di rivivere una serata “vecchio stile” e Michele prese come scusa la serata di San Valentino. Chiese ai genitori di tenergli i bambini, sapeva che ne sarebbero stati felici e che anche i bambini sarebbero stati contenti di trascorrere una serata con i nonni e disse a Rosalba che sarebbero usciti a cena, loro due. Rosalba pensò che una volta ogni tanto si poteva fare e non capiva come mai suo marito fosse così trepidante nell’attesa di quella cena. Per l’occasione Rosy, così la chiamava lui, si vestì bene, timida qual era. non osò indossare quelle gonne che tanto piacevano a suo marito, ma che ormai la imbarazzavano. In effetti, l’uso continuo dei pantaloni le aveva fatto perdere l’abitudine alle gonne e quasi non le portava più: le infilava, si specchiava, le sembravano troppo corte e via che tornavano nell’armadio. Optò così per un paio di jeans attillati con sotto stivaletti neri dal tacco alto e una camicia bianca lasciata un po’ aperta sul decolltè. Michele la guardò ammirato, non si aspettava certo che sua moglie osasse di nuovo i vestiti attillati dei vent’anni, anche se li poteva permettere e aveva gambe davvero belle. La cena trascorse tranquilla, Rosy si dimostrò grata del regalo di quella sera, era tanto che non passavano un po’ di tempo loro due soli. Pagato il conto, salirono in macchina, Rosalba guardò l’orologio, non era tardi, pensò che si poteva addirittura ancora andare a prendere i bambini, ma vide che Michele lasciava il paese e si dirigeva verso il capoluogo. “Vuoi fare un giro? Come ai vecchi tempi?”.“Esatto”. Rispose Michele, ma non aggiunse altro fino a che non arrivarono nel parcheggio di un hotel 4 stelle, dove esortò Rosy a scendere. “Tu sei pazzo!”, disse Rosy. Ma Michele replicò che lui non era pazzo, era solo innamorato. Salirono in camera e lì Michele fece spogliare Rosy completamente. Ecco ora che sua moglie era nuda, poteva finalmente decidere lui cosa farle indossare. Michele estrasse così da un sacchetto vari capi di lingerie e disse a Rosy che quella sera lei era la sua modella e doveva sfilare per lui, ovviamente con tanto di spogliarello. Il rossore comparì improvviso sulle gote di Rosalba, si sentiva inopportuna ma vedendo l’eccitazione di Michele pensò che quell’esperienza poteva pure essere divertente.Il primo sacchetto conteneva una chemise in rete con perizoma e calze in rete, in un sacchetto a parte guanti anche essi in rete e una vestaglia nera. Andò nel bagno, indossò tutto, facendo attenzione a non impigliare i gioielli nella trama della rete, si rimise gli stivaletti e arrivò in camera da Michele. Lui le fece fare una passerella, poi la volle vedere dietro, la fece chinare, la mise in posa e se la mangiò con gli occhi. Il seno era evidenziato da quella rete da cui si vedevano perfettamente i capezzoli. Il perizoma le lasciava scoperte le natiche e le calze autoreggenti mostravano quella parte di pelle che faceva fremere Michele.
Stava iniziando a toccarla, quando le disse di provare anche l’altro completo. Rosalba aprì l’elegante scatola dove trovò un babydoll con un ricamo floreale davanti e completamente trasparente dietro, un perizoma di velo, e calze coordinate. Questa volta le calze erano velate, sorrette dai gancini del reggicalze di cui era dotato il babydoll e i guanti che aveva abbinato erano neri, lunghi, di raso. Come prima, Rosy si preparò e uscì, questa volta Michele le chiese uno spogliarello lento, partendo dai guanti e procedendo poi con le scarpe, le calze, le chiese di togliersi il perizoma ma di tenere il babydoll, affinché potesse osservarla tra le trasparenze. Rosy ormai si sentiva pronta, non credeva che quel defilé la potesse scuotere tanto. In realtà non vedeva l’ora di appropriarsi di quanto vedeva tra le pieghe dei pantaloni del marito. Michele decise così di prendere la sua donna, con decisione: Rosy era senza dubbio la moglie più sexy che avesse mai visto.

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